Nel video Randal - uno dei protagonisti dell'amata serie “This is Us” in cui, dopo un primo percorso di terapia, si accinge ad incontrare altri professionisti.

Secondo voi, tra i tre, chi sceglierà? :-) Clicca sulla foto per vedere il video e scoprirlo

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Scegliere con chi lavorare su se stessi, scegliere con chi instaurare un rapporto così particolare come quello che si crea con uno psicoterapeuta non è affatto facile.

I motivi sono tanti ma, in primis, il fatto è che, prima si sceglie, e poi, si incontra, e solo durante l'incontro può esserci una valutazione rispetto all'essere nel posto giusto, con la persona “giusta”.

Ed è proprio prima di arrivare all'incontro che si devono dribblare una serie di questioni, in mezzo alle quali, ci sono anche le nostre naturali resistenze.

Ma andiamo per ordine.

Spesso le persone arrivano per vie diverse, in cui anche il caso fa la sua parte: il passaparola, la ricerca su internet, la lettura delle esperienze, la lettura di pubblicazioni (su social, blog, libri, …), la vicinanza geografica, il tipo di specializzazioni, l'approccio teorico, etc...

In particolare:

  • è utile e interessante avere testimonianze dirette di persone che hanno lavorato con quel terapeuta, tuttavia non sempre le persone sbandierano le loro esperienze o viceversa non desiderano condividere il fatto di cercare un terapeuta;

  • internet può fornire molte informazioni, un tempo inaccessibili così agilmente, fornite dal terapeuta stesso ma anche da altri pazienti per esempio sotto-forma di testimonianze o recensioni; leggere cosa e come scrive un terapeuta, magari vederlo in un video potrebbe dare una prima impressione, seppur inevitabilmente parziale e generica;

  • altro vantaggio offerto dalla tecnologia è quello di superare le barriere geografiche: con gli incontri on line è possibile, oltre risparmiare tempo, scegliere qualcuno adatto a noi che sarebbe troppo distante da raggiungere fisicamente;

  • in altri casi è apprezzato il fatto di uscire di casa ed avere un tempo di elaborazione, prima e dopo l'incontro, il tempo del tragitto per raggiungere lo studio;

  • un fattore da prendere in considerazione può essere anche il “tipo” di terapeuta in base alla sua formazione: gli approcci in psicoterapia sono molti e molto diversi, come anche gli strumenti, tuttavia mi sento di dover sottolineare che un elemento fondamentale è lo stile personale del terapeuta che da origine al fattore terapeutico più rilevante in assoluto che è la qualità della relazione che si andrà ad instaurare;

Dopo e durante aver passato al vaglio una serie di possibili professionisti ci sono freni e resistenze che possono inibire il primo contatto: di solito una telefonata ma, anche un messaggio scritto.

Le resistenze sono sono una fisiologica reazione al cambiamento, anche quando si desidera cambiare rispetto a qualcosa che ci fa soffrire, perché il nostro dolore lo conosciamo bene, mentre un'ipotetica alternativa può suscitare paure e fantasie temibili.

Fantasie che, in quanto tali, sono da rispettare ma non è auspicabile porle al timone della nostra vita. Per cui è importante fare un bel respiro e lasciare che siano curiosità e desiderio di benessere a spingerci a contattate chi potrà essere importante per intraprendere il meraviglioso viaggio verso la piena realizzazione della nostra vita.

Non ultimo, la scelta va ben ponderata ma, suggerirei, di muoversi con leggerezza e libertà.

Non sempre, il primo incontro potrebbe rivelarsi essere quello “giusto” ma sarà comunque un'esperienza importante per orientaci nella ricerca.

La bussola nella scelta è il nostro “sentire”: per poterla attivare è necessario incontrarsi.

 d.ssa Stefania Macchieraldo - 3407460184 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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